giovedì 6 dicembre 2012

Merry Orange Christmas Oh oh oh e spaghetti al profumo di arancia per imboccare al meglio il sentiero in direzione del Natale . . .


Natale è alle porte e lo si può annusare ovunque..




L’odore di cannella, arancia e biscotti aleggia incontrastato da giorni nelle cucine, le vetrine pullulano di lucine e le  case iniziano a riempirsi di addobbi e alberi natalizi..

L’impatto con il mese di Dicembre è sempre stato strano, appena si avvicina spuntano le prime luminarie spente e tu ti domandi: “ Di già?!” e poi appena metti un piedino furtivo dentro al primo del mese è praticamente già Natale e in un soffio saluteremo anche quest’anno accogliendo quello che verrà.

Dalla mia sono diventata già da un po’ arancia dipendente e me la sogno la notte ricoperta di cioccolato, candita e come aroma nei biscotti, ma mai e poi mai avrei immaginato potesse accadermi un’esperienza così..

Qualche giorno fa la mia super nonna ottantenne ma stra arzilla, è venuta ad aiutarmi, munita di macchina da corsa in perfetto stile Nuvolari… così le ho chiesto di poter rimanere a pranzo per farmi compagnia, lei accettando di buon grado ha però posto una condizione imprescindibile: “Rimango ma cucino io.. ho una cosina da farti assaggiare!”    

Mi son detta:” Wow.. chissà cosa mi preparerà.. la bomba di riso.. cotolette.. spezzatino.. la mattonella al cioccolato..” 

Insomma nella mia condizione attuale questi sono attentati culinari ai quali non potrei assolutamente rinunciare perciò ho iniziato a fantasticare e nel dubbio a prendere su qualche chiletto mentale.

Poi arriva con sacchettino pieno di arance non trattate arrivate direttamente dalla Calabria e mi annuncia: ”Oggi spaghetti all’arancia!” e io, strabuzzando gli occhi, penso:”Alé.. mi si è rincoglionita la nonna tutta in una volta..” 

No ma dai adesso devo assolutamente farle cambiare idea, diciamo che non ho mai gradito le cose agrodolci e mai e poi mai avrei pensato di mangiare pasta e agrumi.. immaginavo già la scena: il mio stomaco sottosopra che supplica pietà per i successivi 3 giorni..

La vince lei e inizia a preparare, la osservo tagliare, rigare, mescolare e quasi cantare davanti alla padella sfrigolante.. davvero una meraviglia per gli occhi.

Poi arriva il momento dell’assaggio ed io quasi cado stravolta sul piatto, un insieme di sapori particolarissimi ma davvero gustosi. Un insieme tra dolce e salato, agrumato e speziato che non avrei mai voluto che finisse. Tanto per rimarcare il mio amore infinito per il carboidrato.

Cosi proprio ieri ho pensato che nonostante fossi sola, era ora di ricreare un po’ di magia e così eccoti qui la ricetta.

Cosa ti serve??    

-      2 Arance non trattate
-      Burro qb
-      Salvia
-      Parmigiano

Prendi le arance, lavale bene e con il riga-limoni ottieni delle striscioline dalla scorza, con l’utilizzo di questo arnese si evita di raccogliere anche la parte bianca che farebbe risultare il sapore davvero “gretto”.. (tradotto amarognolo).


A seconda della grandezza delle arance spremine una o due.

Metti l’acqua a bollire e aggiungi il succo abbondante di una delle due arance, così lo spaghetto inizierà ad aromatizzarsi e la cucina comincerà a sprigionare quel profumo tipico dell’inverno. 

Poni in una padella un po’ di burro e metti ad ammorbidire leggermente le scorze, appena iniziano a imbiondire aggiungi il succo dell’arancia rimasta e attendi che si asciughi fin quasi a ottenere un effetto caramellato. Aggiungi un paio di foglie di salvia tritata e il sugo è pronto. 


Quando a bollore, butta la pasta, attendi il tempo di cottura desiderato e scola direttamente in padella con la ramina da spaghetti così da utilizzare un po’ di acqua di cottura.

Salta lo spaghetto e impiatta direttamente cospargendo il tutto con parmigiano.


Questo piatto ha stupito me per prima perciò te lo consiglio, vedrai che facce scettiche prima e soddisfatte poi.. E poi diciamoci la verità, credo che questa ricetta possa essere definita come base veloce e valida da tenere a mente in quelle situazioni critiche dove arrivano amici all’ultimo e non sai che fare. 
Immaginala rielaborata con l’aggiunta di qualche altro ingrediente, accompagnata magari da una leggera insalatina di finocchi tagliati sottili e fettine di arancia, con alcune olive nere.

Inauguro così questo periodo di ricette, profumi e sapori che da qualche anno avevo un po’ messo, diciamo così, nel cassetto. 

E entro la settimana addobbi anche per noi!!!


Questa è la versione "da foto".. ma la verità è..


..il piattone da golosa!! 

;p see you soon

 

martedì 30 ottobre 2012

Halloween4 – Ultimi preparativi per la notte più paurosa ma soprattutto golosa dell’anno . .






..E alla fine siamo arrivati a fine ottobre e la notte delle streghe sarà proprio domani! 

Ti sei già organizzata con ingredienti, fantasia e voglia di giocare? Addobbi?

Ecco qui per te l’ultima idea da preparare in poco tempo ma anche qualche suggerimento per ricreare l’atmosfera “da pavura”.

Mummie arrabbiate




Un classico delle preparazioni stregonesche ma tanto buone e carine =)

Cosa ti serve??
         -wurstel
         -pasta sfoglia
         -maionese

Sono tra le cose più facili e divertenti da fare.

Taglia la pasta sfoglia in piccole striscioline.

Prendi il wurstel e inizia ad arrotolare le strisce di pasta proprio come se stessi mettendo una benda un po’ lenta.

Lascia libero un pezzetto dell’altra estremità, dove andrai a ricreare gli occhi e ricomincia per ultimare il copricapo bendato.



In forno a 180° per circa 15 minuti o a doratura ultimata.

Quando si saranno raffreddati, aiutandoti con uno stuzzicadenti, disegna gli occhi con la maionese.

Per quanto riguarda l’arredamento a tema beh.. puoi solo che sbizzarrirti anche con pochi materiali facilmente reperibili in casa.

Qualche zucchetta decorata non potrà mancare, a me piace sistemare Jack O’lantern in terrazza, posizionata in maniera che possa essere visibile anche dalla strada. 



Mentre sul pianerottolo delle scale ho sperimentato delle “finte zucche” di arancia.

Prendi delle belle arance, scalotta la parte superiore e con un piccolo taglia biscotti crea un’apertura all’altezza del picciolo, così la fiamma avrà uno sfogo.

Scava con delicatezza tutta la polpa, decora a piacere e metti in freezer. 



Poco prima dell’arrivo degli invitati sistema le zuccarance sopra un supporto e utilizzale per creare angoli di luce fioca adattissimi all’occasione.

Una chicca potrebbe essere quella di ritagliare sagome di ragni e pipistrelli, procurarti filo da cucito e la pasta appiccichina.. tipo colla “U” e attacca i ritagli sul soffitto.. risultato spettacolare!! 



Da utilizzare con cautela se si possiedono gatti... se no sentirai le serenate!



E con quest’ultimo consiglio chiudo ufficialmente la rubrica del terrore, sperando che possa esserti stata utile anche solo per esserti fatta quattro risate tra una foto e l’altra, pensando a quanto ci si possa divertire con poco anche da grandicelli come fossimo ancora bimbi..

Qui cosa dire se non divertitevi e.. a te la scelta:

Dolcetto o scherzetto??!



venerdì 26 ottobre 2012

Halloween 3 - Aperitivo splatter - Preparativi per la notte più paurosa dell’anno




Ed eccoci all’appuntamento del venerdì di preparativi, come promesso, voglio lasciarti un’idea aperitivo splatter ma soprattutto “ad occ..” in tutti i sensi:

Occhi insanguinati per cocktail



E’ una tra le cose più scioccanti di cui abbia usufruito ad una cena ma sono 
particolarmente strepitosi, di scena ma soprattutto veloci da preparare.

Cosa ti serve??
                                  ×            Ravanelli
                                  ×            Olive
                                  ×            Stuzzicadenti

Lava e asciuga i ravanelli. 

Con un coltello a punta fine incidili per metà eliminando delle piccole strisce irregolari di buccia rossa.


Taglia un piccolo pezzetto da una delle due estremità e “scavala” sempre con la punta di coltello.

All’interno posiziona una sezione di un’oliva denocciolata.


A questo punto blocca il tutto con lo stuzzicadenti.. e tuffa la creazione dentro il bicchiere da aperitivo.. impossibile non notarlo!!

E’ talmente veloce questa preparazione che ti meriti un’altra chicca.. purtroppo solo raccontata però..

Prepara con anticipo una bella sangria o la bevanda spiritosa da te preferita e sempre in anticipo procurati un guanto raccogli-frutta pulito, riempilo di acqua e mettilo in frigo.

Appena prima dell’arrivo degli ospiti versa l’aperitivo in una grande ciotola, sforma la mano ghiacciata dal suo involucro guantato e ponila al centro della ciotolona.

L’oggetto galleggiante farà da effetto sorpresa, immagina di star riempiendo con un mestolo il tuo bicchiere in stile american-ponce e zac.. una bella mano cadaverica guizzerà in superficie…

Che dici, pensi che queste piccole idee potrebbero stuzzicarti l’organizzazione della prossima notte delle streghe?! 



Lo spero proprio.. e mi raccomando occhio ai prossimi giorni

Hihihihihihihi
  

venerdì 19 ottobre 2012

Halloween2 – Dita mozzate e cimiteri ri-visitati . . . Preparativi per la notte più paurosa dell’anno



Non avevo idea che i malanni di stagione potessero colpire anche i PC perciò settimana di fazzolettini, cambio profili e copertina…

Così, ritornati sia io che il ronzino succhia byte in salute, faremo doppia postura nella giornata di venerdì, che come sai è quella dedicata alla rubrica più “da paura” dell’anno.

Come ti avevo promesso, la prima ricetta di oggi sarà davvero brutta da vedere e se riuscirai a bypassare l’apparenza schifiltosa, potrai trovarla molto golosa da assaggiare. 



E’ una versione un po’ più grezza delle classiche dita di strega, che a me piacerebbe chiamare: 

Dita mozzate di halloween



proprio perché assomigliano a dita esangui e nodose di cadavere..



Ottimo direi per questo periodo spettrale.

Cosa ti serve??
-      200gr di farina
-      100gr di burro
-      100gr di zucchero
-      2 tuorli d’uovo
-      Un pizzico di sale
-      Buccia grattata di un limone oppure un baccello di vaniglia
-      Mandorle spezzettate grossolanamente per le unghie.

Classica ricetta della frolla, questa è la nostra di famiglia che di solito utilizziamo un po’ per tutto, ma una qualsiasi ricetta da te utilizzata allo scopo andrà benissimo.

Lavora il burro freddo di frigo tagliato a cubetti con lo zucchero, aggiungi successivamente le uova e poco per volta la farina setacciata con l’aroma da te preferito e il sale. 

Io metto tutto in planetaria e come consiglio di Veru, la cuochina sopraffina, metto la ciotola di metallo in frigo per una decina di minuti prima di cominciare. 

Fatto questo raccolgo l’impasto in una palla e lo metto in frigorifero minimo una mezz’oretta, alle volte anche un’ora.

Dopodiché sei pronta per incominciare la fabbrica dei mostri…



Semplicemente lavora la frolla fino a ottenere un rettangolo lungo circa un dito, arrotondandone i margini. 

Rompi una mandorla e utilizzane la parte più irregolare e con l’aiuto di uno stuzzicadenti ricrea i punti di piccola articolazione. 



Il gioco è fatto e l’effetto è davvero incredibile. Se ne hai la possibilità, metterei le dita un po’ in frigo per far in modo che mantengano la forma in cottura (su questo devo specializzarmi ancora un po’..).

Risultato garantito!!

La seconda idea di oggi che volevo proporti è la classica “ricetta-non-ricetta” che vedrà l’utilizzo delle “dita mozzate”, associate a piccole lapidi create con gli scarti della frolla, inserite in una torta al cioccolato possibilmente sbriciolosa; tutto questo per creare:

Il cimitero delle dita mozzate



L’idea principale era quella classica che consiste nel trasformare la tua torta preferita in forma rettangolare, tagliata a cubetti e sistemata in maniera da ricordare un terreno dissestato dal quale si intravedono lapidi rovinate ed epitaffi, ma sinceramente una volta assemblato il tutto, il risultato finale non mi piaceva un granché.. così ho pensato di inserire qualche elemento “innovativo” e il tutto ha assunto un’aria alquanto kitsch.



Fammi sapere cosa ne pensi e mi raccomando assaggia queste dita.. sono davvero prelibate.



..hihihihihih…

E se ti sono piaciute queste idee leggermente rivisitate a brevissimo la cosa più splatter che si possa “adocchiare e addentare” durante l’aperitivo!