martedì 27 dicembre 2011

. . . e nell’attesa della fine dell’anno un pensiero beneaugurante in puro stile LaVally =D



E la prima tranche di festa è andata, lasciando al suo passaggio corpi spiaggiati dal tanto mangiare che ogni tanto si incontravano su divani oppure sdraiati a pelle d’orso in ogni dove.. qualcuno ha fatto anche finta di giocare con i bimbi sul tappeto, ma veniva subitaneamente smascherato dall’inconfondibile bolla che in puro stile ”Big babol anni ‘80” troneggiava lucida sul naso arrossato… che bella immagine!

Ma da oggi 27 Dicembre si parla ovunque del capodanno…

Lenticchie, cotechino e frutta “sgranabile”, come recita la tradizione mangereccia, ma anche mutande rosse, vischio e i bastoncini di stelle sfavillanti (si dai che hai capito.. quei bastoncini che si accendono e hanno l’effetto di una mini saldatrice..) .. e non possono mancare all’appello la tombola con i fagioli segna numero (gioco sconsigliato x chi ha il raffreddore), balli sfrenati con l’irrinunciabile trenino con sottofondo brasileiro, i vestiti luccicosi da passerella, il tutto annaffiato da fiumi di bevande spiritose.. tutto per evitare una cosa sopra le altre.. il momento barzelletta!!

Per arrivare alla mezzanotte ci si inventa proprio di ogni..

Come s’intuirà tra le righe, non sono un’assidua frequentatrice di veglioni e cenoni, piuttosto da brava pantofolaia, probabilmente diventata un po’ più orsa col tempo e le vecchie esperienze di serate 31esche, preferisco rimanere tra le mura di casa con poche e care persone con le quali scambiarsi auguri sinceri per il nuovo anno alle porte.

Mamma mia come sono vecchia dentro… mi darei della “robbosa” da sola se non fosse per questa ideuzza veloce, simpatica, strappasorriso e propiziatoria che sono qui a mostrarti ora:

Le merdine beneauguranti



Queste “meraviglie” al profumo di cioccolato provengono da qui, me ne sono innamorata subito e a grande richiesta, quest’anno, ho pensato di proporle donandole a parenti e amici come pensiero porta fortuna.

Sono veloci e semplici da fare e la risata è assicurata!


Ho seguito la ricetta fedelmente, tra parentesi le mie variazioni (direi praticamente nulle..)

Cosa ti serve?

Per la frolla
          ×            270gr di farina
          ×            120gr zucchero
          ×            100gr burro
          ×            30gr cacao
          ×            1 uovo
          ×            1 bustina di lievito ( ho messo 1\2 cucchiaino di cremor tartaro e mezzo di bicarbonato di sodio, cuochina dixit)
          ×            20gr di latte
          ×            ( ho aggiunto un po’ di essenza alcolica che dona una bella marcia in più, rum=])

Per guarnire
          ×            Cioccolato bianco
          ×            Cioccolato extra fondente

La cosa più brigosa da fare sono sicuramente gli occhietti delle cacchine.

Sciogli il ciocco bianco e crea dei piccoli cerchietti sulla carta forno.
Sciogli anche l’extra fondente e con delicatezza fai dei cerchietti piccolini sul cioccolato bianco, quelli saranno le pupille, metti tutto in frigo a solidificare.




Se non hai tempo, puoi sempre cercare delle gocce di cioccolato bianco e ricoprire le punte nel cioccolato extra fondente.

Per l’impasto vero e proprio procedi così, impasta assieme burro e zucchero poi aggiungi l’uovo e il latte.

Unisci le polveri farina, lievito, cacao e aggiungi pian piano all’impasto cremoso. Mescola fino a ottenere un composto omogeneo.

Questa è una frolla che va lavorata calda, perciò inizia subito a formare dei piccoli serpentelli e decisa la lunghezza desiderata, potrai sbizzarrirti arrotolando su se stesso il composto proprio come… una bella cacca.



All’inizio è strano forte, ma dopo poco inizierai a divertirti e a valutare pezzo per pezzo la singola riuscita dell’esperimento, fino a diventarne quasi un esteta.



Cuocere in forno a 140 per circa 25 minuti.

Io prima dell’infornata li ho passati un po’ in frigo così da solidificare e mantenere la forma in cottura =D

Quando si saranno raffreddati , potrai attaccare gli occhi con l’aiuto di cioccolato fuso.

Non mi resta che auguravi quello che uno spagnolo sa più di ogni altro...

                                     "Mucha mierda" a tutti!!!


Si sa che porta sempre bene no??! ;p



Ci vediamo  l’anno prossimo e... millemila cose belle tutte per te!!

venerdì 23 dicembre 2011

Tortellini, ombelichi e la magia della tradizione


Oramai ci siamo..

..manca pochissimo..

..se allunghi una mano puoi quasi toccarlo..

E’ il Natale.. e come ogni anno arriva puntuale a illuminare le finestre, a riscaldare le nostre case con addobbi e profumi.

..e a far impazzire le persone con il solito pensiero.. (sempre loro) .. ”i regali”.

Sono sempre stata affascinata dal Natale, non solo dalla giornata del 25 ma da tutto il periodo.

Quando inizi a scorgere le prime vetrine e le prime luminarie, sembra così presto e la classica esclamazione: “di già?” riecheggia sospesa e sballottata nelle nuvolette di vapore che si materializza dopo ogni respiro. 
I nasi sono rossi e le mani, intirizzite, nascoste nei guanti. 
Ti guardi attorno ti accorgi che qualcosa  nell’aria sta cambiando e in un attimo Natale è arrivato.

Da bimba, queste giornate sono cariche di felicità e contentezza, vacanze (lunghe), feste e regali.. all’università magari slavoricchi in qualche negozio ma le lezioni non ci sono e quel senso di leggerezza t’inebria come fossi ancora piccina..

Poi si cresce e il Natale.. è sempre uguale, ha un alone di magia che non puoi non vedere, oppure potresti non volerlo toccare con mano.. ma lui è sempre lì, pronto per chi lo vuole accogliere.

Per me è colore, è famiglia, è tradizione.

Si corre sempre, ogni attimo al massacro, tutto l’anno è frenesia, ma sai che poi arriverà Natale e tutto si fermerà.

Chiacchiere, cene, pranzi, merende, cene degli avanzi, riunioni regali riciclati.. insomma chi più chi meno in questi giorni un po’ di tempo se lo prende.

Ogni famiglia ha le sue tradizioni, a casa nostra esiste una combinazione di eventi fortuiti che andrebbe studiata..

Tutto parte dal tortellino..

Ci si ritrova da chi ha la cucina più grande, ognuno al suo posto con il suo grembiule e si comincia.



Papà tira la sfoglia, mamma taglia le file con la grande mela (mamma di mezzamela), riempimento comunitario, chiusura a triangolo.. 





Drinnn.. la porta.

Arriva la zia… “Oooh i tortellini! Aspetta che mi lavo le mani e rimango un attimo con voi”; dopo poco suona la vicina.. idem con patate e mettiamo su un paiolo di tisana… passa davvero poco e qualcun altro arriva e nel giro di 5 minuti è seduto anche lui..

Succede sempre così!!

La famiglia si riunisce attorno al tagliere e tra nuvole di farina, racconti e risate si preparano loro, i principini della festa!

..ovviamente c’è anche chi passa, allunga la mano e si pappa un gioiellino.

Sotto l’attenta supervisione delle detentrici della ricetta originale  del ripieno, si prendono i quadrati,


si chiudono a metà, 


li si avvolge sull’indice e via, tutti sul cabaret.



Il compito preferito del nonno era sistemarli in fila, precisi come soldatini ripieni, mentre nonna diceva e mi ripete ancora tutte le volte “come i frati cappuccini, ce n’è dei grandi e dei piccini”.  




E intanto si continua la produzione a catena di montaggio.

Una piccola divagazione sul tortellino.. la leggenda narra la nascita del tortellino detto “turtélein” in quel di Castelfranco, territorio del Modenese ma confinante col Bolognese. Le due città sono perennemente in lite tre loro e per volere divino vengono mandati sulla terra Bacco, Marte e Venere per cercare di placare gli animi. Le tre divinità sostarono all’interno di una locanda in quel di Castelfranco ed è lì che l’oste, ammaliato dalle bellezze di Venere, sbirciando dalla serratura rimane folgorato dal suo ombelico. Trafitto da tanta beltà si precipita in cucina e cerca di riprodurre quella meraviglia con quello che ha a disposizione..
Ancora oggi certi ombelichi sono chiamati appunto piccoli tortellini.






Ma lasciamo la leggenda e torniamo alla realtà..    


Quest’anno il Natale è per me davvero duro, stanno accadendo cose che seppur naturali, ti lasciano così, senza un perché. In un attimo diventa tutto senza importanza, il futile passa all’ultimo posto dei tuoi pensieri.. e qui salta fuori di nuovo la famiglia, quella vera che nonostante scazzi ed incomprensioni, nel momento del bisogno arriva e ti stringe forte, facendoti sentire che c’è, è li vicino a te.
Così ci siamo fatti forza e tutti insieme abbiamo anche fatto tortellini in attesa di questo Natale. 




Inoltre avevo fatto una promessa a due persone speciali che in questo periodo mi hanno aiutata un sacco, un pensiero, una mail è davvero tanto, grazie ragazze! Perciò non potevo bidonarle.


Questa sarà una non ricetta, piuttosto un racconto di tradizioni di famiglia, ma non sarà un post con annesso procedimento, la ricetta del pieno, proprio non la posso scrivere.. (sono stata minicciata..) tra l’altro sono convinta che ci sia ancora qualche trucchetto che le donne di casa non mi hanno ancora svelato..
  


E con questo mistero prometto che se mai rieuscirò ad avere notizie certe degli ingredienti segreti sarai la prima a saperlo! 

;p

lunedì 12 dicembre 2011

Io spedisco a te, tu spedici a me e insieme ci pappiamo biscotti - CookieSwap2011"

Ci sono momenti nei quali le voglie ti attanagliano manco fossi in stato interessante una volta al mese..

Voglia di cioccolato..

Voglia di focaccia..

Voglia di schifezze..

Voglia di cose sane..

..e la voglia di coccola trasudante burro e zucchero no?!

Ti è mai successo di avere un’irrefrenabile voglia di tè e biscotti, panno e divano oppure libro e piumone?

Aaaah… come dire.. sono particolarmente sensibile all’argomento, così quando “l’idea” ha preso piede, non ci ho pensato due volte e in men che non si dica all’interno della ciurma twitteriana si è diffusa una parola, inizialmente misteriosa, CookieSwap2011.



Il tutto consisteva nel dare disponibilità a partecipare e ad inviare una dozzina di biscotti a 3 persone estratte a caso tra le iscritte.

Strabello! Mi sembra una cosa carina anche per allargare un pò gli orizzonti!

Poi arrivano i “triller”: .. con chi sarò.. a chi dovrò spedire… che biscoricette riceverò…

..cosa preparerò ?! O_o

Ed è lì che la mente ha iniziato a volare tra chimere di glassa reale e spezie, decori e praline..

Come ho scritto alle mie compagne di Swap avrei voluto preparare un “Po-po di biscotto”, ma che dico, il signor biscotto con sonoro natalizio ed effetti speciali e invece ho scelto loro:



semplici, imperfetti, luccicanti ma soprattutto burrosi e dolci
I diamanti


Non sono belli, ma si potrebbero definire “un tipo”… di biscotto è certo!!

Cosa ti serve??
          ×            250gr farina
          ×          180gr burro a temperatura ambiente, se impasti a mano oppure freddo a tocchetti, se usi un robot da cucina
          ×            90gr zucchero
          ×            15gr cacao (che non ho messo)
          ×            Cannella un pizzico
Per gli “sbrilluccichi”
          ×            200gr di cassonade oppure zucchero di canna a grani grossi oppure zuccherini colorati.


Impasta tutti gli ingredienti lasciando da parte la cassonade\ zuccherini.

Quando avrai ottenuto un composto omogeneo, simil frolla, dividi in tre pezzi e prepara tre salsicciotti di medie dimesioni.

Lascia riposare in frigo minimo 30 minuti, più freddi saranno più sarà facile lavorarli dopo.

Quando l’impasto sarà pronto, rotola ogni salsicciotto frolloso nello zucchero da decoro, deve essere bello ricoperto.

Taglia e distanzia bene su di una placca (i ragazzi crescono..)

Inforna a 180° per 15\20’



Ah quasi dimenticavo… ovviamente ti servirà una scatola di latta che li manterrà fragranti a lungo (ed è utile per trasportarli ovunque vorrai, dalla cucina alla sala, alla camera..).
Fondamentale sarà un buon tè caldo, dei pensieri da coccolare e perché no magari da scrivere ;p




Un enorme ringraziamento alle organizzatrici di questa iniziativa ma un grazie particolare va alle mie compagne di swap!

Vera con i suoi golosissimi papassini con gocce di cioccolato,

Veru e le sue ciambelline ubriache talmente buone che non sono riuscita a staccarmene finchè non sono finite,

e a Cristina i suoi sono in posta vado tra poco a ritirarli!! Ho già un languorino..

Infine alle mie destinatarie Paola, Ilaria e Mariacristina sperando che i diamanti siano piaciuti!!!